Progetto Scalero: un maestro fra due mondi

L’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte recentemente ha acquisito, con atto di donazione da parte degli ultimi eredi di Rosario Scalero, l’intero archivio del Maestro, conservato in parte nel Castello di Montestrutto, e in parte a Laval (Québec, Canada).

Il fondo, intitolato a “Monique Arnoldi de Ruette”, nipote del Maestro, è costituito da un’ingente quantità di composizioni manoscritte e a stampa di Scalero, una ricca documentazione della vita privata e pubblica, numerosi appunti di lezioni di teoria e storia tenute dal Maestro, oltre 400 fotografie e oltre 2300 lettere, più di 800 delle quali di corrispondenza con i famigliari, e parecchie centinaia di allievi, fra i quali emergono i nomi di Giancarlo Menotti, Samuel Barber e Nino Rota.

Rosario Scalero nasce a Moncalieri il 24 dicembre del 1870. La sua figura di musicista ha marcato il mondo accademico e concertistico girando tra Europa e Stati Uniti, dove è rimasto per insegnare alla prestigiosa Mannes School di New York ricoprendo il ruolo di insegnante di composizione. In Italia ha avuto meno fortuna ma si ricordano di lui i concerti con Alfredo Casella e soprattutto la formazione de La Società del Quartetto, un quartetto d’archi che ha dovuto interrompere la propria attività musicale a causa dell’entrata in guerra dell’Italia durante il primo conflitto mondiale. Ebbe scarso successo in patria a causa dei suoi soggiorni all’estero, soprattutto negli Stati Uniti. Inoltre la sua vasta produzione musicale non venne mai edita (tranne che per il brano Divina Foresta, pubblicato da Carish, Milano, 1932) e il suo stile era lontano dalle avanguardie dell’epoca. Era una “figura assolutamente fuori tempo nell’Italia del secondo dopo guerra e fuori schema per la propaganda culturale fortemente ideologizzata di quel periodo” (E. Negri, Il paesaggio musicale italiano intorno a Rosario Scalero, in Rosario Scalero (1870 – 1954). Atti della giornata di studio su R. Scalero nel 50° della scomparsa, 2004).

Muore a Montestrutto (alto canavese), presso il castello comprato precedentemente come residenza estiva, il 25 dicembre del 1954.

 


Sostieni il progetto

Potrete effettuare una donazione per il progetto di digitalizzazione e descrizione dell’epistolario tramite il tasto Paypal qui sotto indicando come causale “Progetto Scalero”

Per donazioni dall’importo pari o superiore ai 50 euro su richiesta del donatore il nostro istituto emetterà una attestazione utilizzabile come detrazione in sede di denuncia dei redditi. In questo caso, contattateci tramite mail all’indirizzo ibmp@ibmp.it indicando i vostri dati anagrafici, il vostro domicilio fiscale e l’indicrizzo al quale desiderater ricevere l’originale dell’attestazione.




 
Rassegna stampa Festival Scalero 2022